“Conosco e seguo la musica di Umberto Bombardelli da tanti anni e ne apprezzo la sapienza costruttiva e la genuinità comunicativa. Usare il termine ‘genuinità’, così caro a Niccolò Castglioni, non è una leggerezza, anzi, potrebbe essere addirittura l’a priori in questa nostra epoca dove la comunicazione è virtuale e vaporosa. Una comunicazione che non comunica. Comunicare è diverso che esprimere, in quanto tutto e tutti o esprime qualcosa, mentre comunicare significa entrare in comunità, in un insieme, in un abbraccio profondo.
Ho intitolato la scheda su Umberto Bombardelli, nel mio libro Musica presente, in maniera significativa Ascoltare se stessi per comunicare agli altri. E così scrivevo a termine della disamina: “La musica di Umberto Bombardelli non è processo ma opera compiuta, che rivaluta il concetto di forma, derivata da una fantasia associativa, da una perizia tecnica e da una delicatezza espressiva che paiono gli aspetti più evidenti del suo recente percorso compositivo”. Questi aspetti si riscontrano nell’originalissimo CD Five mysteries.
Il contenuto di questo progetto è assai interessante. Inizia nel 2013, da un’idea del violinista Marco Rizzi, il quale era interessato alle Sonate del Rosario di Biber, ispirate ai 15 Misteri della tradizione. Bombardelli ha lavorato per cinque anni abbinando, in modo omogeneo, sue composizioni a quelle di Biber. In particolare seguendo questa scaletta:
1. Bombardelli, Il Battesimo nel Giordano – Biber, Gesù viene presentato al Tempio
2. Bombardelli, Le Nozze di Cana – Biber, L’incoronazione di Maria
3. Bombardelli, L’annuncio del Regno di Dio – Biber, L’Annunciazione dell’Angelo
4. Bombardelli, La Tras gurazione – Biber, La discesa dello Spirito Santo
5. Bombardelli, L’Eucarestia – Biber, Gesù è crocifisso.
Presentando il lavoro, Daniele Enrico Maria Maggiore (CEO BAM International) così scrive: “L’accostamento dei brani di Von Biber a quelli di Umberto Bombardelli, potrebbe sembrare irrispettoso, in realtà è molto convincente, soprattutto perché Bombardelli è profondamente convinto dei Misteri che affronta, una convinzione che gli ispira ottimi risultati anche dal punto di vista formale.
“La scelta dell’organico” – scrive Bombardelli nelle Note di copertina – “violino e organo manualiter, si pone in continuità con le abitudini esecutive barocche, secondo le quali il passaggio dall’organo al clavicembalo era un fatto del tutto naturale. Nei miei brani, tuttavia, l’organo è d’obbligo: con la possibilità di realizzare lunghi suoni tenuti e sequenze melodiche legato, viene a impersonare una sorta di ‘estensione’ del violino solista”.
Interessante il cospicuo ricorso al simbolismo musicale, non esplicito, anche perché non vi è alcun intento descrittivo. Eccellenti gli interpreti: Marco Rizzi al violino, Emanuele Vianelli all’organo e Kerem Brera al violoncello, un ottimo esempio di come, se si ha tecnica e convinzione, si può passare tranquillamente dal Barocco al presente, da musica a musica”.
Un accenno merita anche il cd EMA records, Dediche, interpretato in maniera magnifica da Adele D’Aronzo, davvero un’eccellente pianista, cd nel quale è contenuto il brano di Bombardelli Ad Unum, composto nel 2018. Brano che oscilla tra “l’energia ‘diluita’ del cluster, ottenuto generalmente con l’uso del pedale destro, e l’energia ‘potenziale’ del singolo suono violentemente ribattuto”, così ci spiega il maestro. Pezzo molto diverso da quelli sui Misteri ma altrettanto ben riuscito.
A completezza delle informazioni il cd contiene anche brani di Fabrizio De Rossi Re, Paolo Longo, Gilberto Bosco, Stefano Procaccioli, Giorgio Colombo Taccani e Giuseppe Colardo. Brani ovviamente differenti fra loro nello stile ma tu di egregia fattura.