Non c’e’ veramente religione che tenga. Abbiamo tutti visto quello che si chiama Achille Lauro e che ha vergogna di chiamarsi con il proprio nome. Proprio quello che Gigi Proietti, grande maestro di arte e cultura nonché uno che non aveva bisogno di fare audience perché solo la sua presenza creava audience, proprio Gigi Proietti prendeva in giro (nella sua trasmissione “Cavalli da battaglia”) Achille Lauro cantando “Rolls Royce, Rolls Royce, Rolls Royce” chiaramente facendo capire quale tipo di cultura fosse o avesse quella canzone …..!!!!!
Forse non abbiamo capito che gente come Achille Lauro, e il suo gruppo di lavoro discografico, come anche purtroppo Amadeus ed il suo gruppo di autori, hanno bisogno di farsi vedere, farsi sentire, per cui devono per forza dissacrare qualcosa, e soprattutto attaccando la Chiesa Cattolica. Voglio vedere se hanno il coraggio di attaccare i musulmani che sono fondamentalisti, e che perseguono le persone per tutta la vita e soprattutto che ammazzano !!!!
Ma esiste una etica dell’ audience ??? Ci sarà un limite a quello che succede nello spettacolo per l’audience ? State tranquilli che prima o poi vedremo Achille Lauro con il pisello di fuori, e allora tutti i benpensanti (e Amadeus ed il suo gruppo di autori si metterà in fila) criticheranno Achille Lauro.
E’ chiaro che noi che parliamo di cio’ partecipiamo a questo gioco. Parliamo di lui, sempre costantemente. Allora cosa possiamo fare ?
Ignoriamo, e forse è la cosa migliore da fare oppure chiediamo l’esclusione di Achille lauro dal Festival di Sanremo ma forse faremmo ancora il suo gioco.
Il discorso è solo uno : non dovrebbero esserci gente come Achille Lauro, ci dovrebbe essere la musica e le canzoni, non ci dovrebbe essere la scena o altro. Non penso che Achille Lauro abbia qualcosa da dirci a livello di musica e canzoni. E’ un personaggio, dissacrante, non professionale e che si arrampica sugli specchi. Si dovrebbe vergognare, soprattutto perché Amadeus ed il suo gruppo lo prendono per aumentare l’audience, non certo per la musica. Povero festival.