Milano – Sequel è il nuovo singolo di Azzena che verrà presentato nel primo live del 2023 presso il locale Casa Matilda, a Milano, il 20 gennaio. Un pop frizzante e contemporaneamente romantico e nostalgico per un brano che parla al passato ma allo stesso tempo al presente.
Il videoclip, diretto da Simone Conte, evidenzia, attraverso dettagli visivi, la contrapposizione tra passato e presente. Racconta la difficoltà di un ragazzo che rappresenta la generazione Y ad adattarsi a un contesto estremamente innovativo e tecnologico, che a volte lascia poco spazio alle emozioni e alla loro genuina manifestazione.
Azzena ci regala immagini delicate e al contempo ricche di significato che raccontano quanto sia stato difficile aver avuto dei grandi riferimenti artistici sostituiti troppo velocemente da un presente che richiede di “sentire” ed esprimersi in maniera diversa.
Sequel si rivolge in particolare a quella generazione cosiddetta Y (o Millennials) che si è trovata nel bel mezzo di un cambiamento sociale, economico e tecnologico, inevitabile e non sempre sinonimo di un miglioramento.
Con il brano di Azzena sembra di rivivere la nostalgia per tutto quello che ci faceva ridere e vivere con serenità. Persino quelle imperfezioni che appartengono a una vita più umana e forse più sincera, oggi assumono un tono che ci piace rievocare: a cominciare dalle foto sfocate fino ai dischi graffiati e ai lettori cd mal funzionanti. Tutte realtà che abbiamo ormai dimenticato, presi come siamo da un mondo che va talmente veloce da non lasciare nemmeno il tempo di riflettere su ciò che davvero ci faccia progredire.
Il brano è stato scritto dallo stesso Azzena con Nicola Lombardo per l’etichetta Moovon. La direzione artistica è stata curata da Fabrizio Cit Chiapello del Transeuropa Recording Studio. Il mastering è a cura di Energy Mastering e la produzione esecutiva e Management è a cura di Renata Ercoli.
Dichiara Azzena: “Da sempre l’uomo trae esperienze dal passato per comprendere meglio il presente: nonostante ciò, i giovani d’oggi non sanno cosa sia “ieri” e nemmeno cosa sia “oggi”, non riuscendo così a cogliere il buono che la generazione precedente ha offerto in termini di valori”.
Emerge un rimpianto verso quella comunicazione che si poteva trovare anche nei testi di alcune canzoni, sostituita da un presente perpetuo fatto di superficialità e di priorità molto lontane da quelle del passato. Nonostante oggi comunicare risulti più semplice grazie a un maggiore utilizzo e una maggiore familiarità con le varie tecnologie digitali, il contenuto che offrono è povero di motivazioni ma ricco di facili ambizioni.
Aggiunge Azzena, gettando una luce di speranza sulla questione: “Ci sono visioni del mondo profondamente diverse tra loro, a causa del cambio generazionale, ma con punti di incontro incredibili anche se a volte difficili da vedere. Spesso il tabù di una generazione può essere il trampolino di lancio per un’altra. Credo sia arrivato il momento di accorgercene una volta per tutte e fare nostro questo monito”.