Dopo il grande successo di “I Am Banksy”, che ha avuto numerosi riconoscimenti Oltreoceano, Samantha Casella riparte proprio dagli Stati Uniti con il suo nuovo progetto.
Il cortometraggio si intitola “To A God Unknown – Al Dio Sconosciuto” e ha avuto la sua premiere il 26 febbraio al Chinese Theatre di Los Angeles.
Nel giro di pochissimo tempo l’opera ha già avuto numerosi riconoscimenti:
INDEPENDENT SHORTS AWARD (Los Angeles)
Silver Awards – Best Experimental Short
Honorable Mentions – Best Female Director
Honorable Mentions – Best Cinematography
HOLLYWOOD BLOOD HORROR FESTIVAL (Los Angeles)
Best Action / Adventure Short
BERLIN UNDERGROUND FILM FESTIVAL
Best Female Director
PRAGUE INTERNATIONAL FILM FESTIVAL
Honorable Mention Best Experimental Short Film
“To A God Unknown – Al Dio Sconosciuto” è stato inoltre selezionato ad altri tre festival: A
Finora siamo certamente selezionati, ma non so ancora se vincitori in altri 3 eventi: Indie Short Festival – Los Angeles International Film Festival; Los Angeles Independent Film Festival Award e Accolade Global Film Competion.
Il corto è diviso in tre capitoli (ognuno recitato in lingua originale): il primo è ispirato ai versi del poeta russo Sergey Esenin, il secondo si basa su un romanzo di John Steinbeck che da il titolo all’opera, il terzo si chiude con dei brani poetici di Arthur Rimbaud.
Ad unirli sono elementi primordiali quali l’acqua, il sangue, il fuoco, l’amore, Dio.
Una chiave di lettura più approfondita suggerisce che tutti i capitoli trattano il tema del sacrificio rituale in onore dell’amore, di Dio e della sacralità.
Il “tempo” è la matrice della vita umana nel mondo, eppure se il tempo si fonde con il divino, ogni orologio viene annientato.
Il cast è composto da un solo attore, presente nel secondo capitolo.
Dopo mesi di provini interminabili senza riuscire a trovare il volto giusto, alla fine la scelta è andata sull’italiano Matteo Fiori, conosciuto negli Stati Uniti con lo pseudonimo di Brian Witt.
“To A God Unknown – Al Dio Sconosciuto” è stato realizzato con il prezioso supporto del gruppo di lavoro “The Wild Bunch”.
Il montatore è lo stesso di “I Am Banksy”, ovvero Trevor Bishop. E lo stesso vale per la colonna sonora, firmata da Massimiliano Lazzaretti, qui affiancato da Tatiana Mele.
Il direttore della fotografia è Frank Hoffman.
Per quanto riguarda gli aspetti di visual effects ed effects templates sono state coinvolte numerose persone come Nassim Farin, Arseny Gutov a Lario Tus.
Tra gli operatori Dylan Winter e Nik Rijavec.
I doppiatori sono il russo Viacheslav Syngaevskiy, l’americano Richard Lloyd Stevens e il francese Frédéric Bernard.
Il dipinto di Ofelia presente nel corso è stato realizzato da Claudia Drei, madre di Samantha Casella.
“Mia madre, mio padre e una persona che ha un posto speciale nel mio cuore mi hanno incoraggiato a dar vita a questo progetto che sulla carta sembrava una sorta di follia”” – ha svelato la regista – “Oltre a loro, a credere in me sono state numerose persone negli Stati Uniti, che non smetterò mai di ringraziare”.