Quando annunciavamo Hitchcock Confidential – L’altra metà del genio,film trasmesso da Sky Arte che vuole raccontare gli aspetti più intimi del regista britanniconaturalizzato statunitense, il mese di aprile era agli sgoccioli e la prima messa in onda (2 maggio) alle porte. Adesso, dopo più di un mese, siamo a qui a raccontarvi la complessa personalità del maestro del brivido attraverso le parole di Alma Reville, moglie e collaboratrice di uno dei più grandi geni della storia del cinema.
È difficile trovare qualcuno tanto riconoscibile quanto Alfred Hitchcock. Di lui conosciamo perfettamente la produzione, i grandi classici della sua filmografia. Su tutti, ovviamente, “Psycho” (1960), con la celebre e mai dimenticata scena della doccia, ma anche “Caccia al ladro” (1955), uno dei film manifesto del mondo del gioco con protagonisti Cary Grant e la meravigliosa Grace Kelly. E la lista sarebbe ben più lunga ma negli anni c’è stato tempo e modo di lodare tutti i capolavori del regista. Più che la filmografia, di Hitchcock conosciamo e riconosciamo perfettamente lo stile, le atmosfere da brividi che solo lui è riuscito a ricreare, l’eccentricità dei suoi personaggi e le magistrali inquadrature. Da un punto di vista professionale, per molti di noi Hitchcock è un libro aperto. In questo senso, Hitchcock Confidential – L’altra metà del genio ha l’enorme merito di rimettere in discussione tutte le nostre certezze, raccontandoci l’Hitchcock uomo come nessuno ha mai fatto. E chi meglio della compagna di vita, nonché partner professionale per accompagnarci in un viaggio così intimo e profondo? D’altronde, la loro è una relazione che si è spinta ben più a fondo di molte altre, perché senza di essa, probabilmente, non avremmo potuto deliziarci gli occhi con tutti i capolavori di cui abbiamo brevemente discusso. Banalmente, non avremmo potuto godere pienamente del genio di Sir. Alfred.
Il documentario realizzato da Laurent Herbiet ci accompagna attraverso l’anima più intima del regista, mettendo il luce una netta contrapposizione tra l’oscura, per certi versi contorta personalità che emerge in tutte le sue opere, e la sua vita privata. Il maestro del brivido, colui che ci ha terrorizzato per decenni, è anche un uomo comune, un amabile marito e un padre premuroso dallo spiccato senso dell’umorismo. Per certi versi, l’Hitchcock raccontato da Alma Reville sembra quasi un uomo solare. Con i suoi difetti e le sue paure, certamente, con una personalità fluida e forse ancora non del tutto compresa, che non va a intaccare l’alone di mistero che lo ha sempre contrassegnato, ma ben diversa da quella che ci aspetteremmo. Nulla di inquietante, anzi, traspare dalle tante foto di viaggi fatti con amici e famiglia mostrate nel documentario.
Da un punto di vista tecnico, poi, Hitchcock Confidential – L’altra metà del genio spicca per la sua capacità dimescolare egregiamente risorse molto diverse tra loro. Troviamo interviste ad attori e collaboratori che hanno avuto il privilegio di lavorare con Hitchcock, spezzoni di vecchie notizie, materiale di produzione, trailer ma anche sceneggiature. In generale, si tratta di elementi sconosciuti ai più e che riescono nell’intento di accompagnare lo spettatore in un viaggio sui generis nella mente e nel cuore di uno dei più grandi esponenti del cinema del dopoguerra.
Giusto per dare un assaggio di quello che vi aspetta, su schermo appaiono delle clip dei lungometraggi del periodo britannico di Hitchcock, prima che il regista si trasferisse negli Stati Uniti. Una chicca per tutti gli appassionati, nonché per i più emotivi è poi la sua ultima presenza all’American Film Institute nel 1979. Proprio su queste immagini, dalla potenza indiscutibile, cala il sipario, lasciando lo spettatore con una sensazione agrodolce.
Il documentario di Herbiet non è un viaggio nei meandri più profondi della mente di Alfred Hitchcock, non ha nemmeno la pretesa di esserlo. E come mai potrebbe, d’altronde? Riuscire a svelare tutti i misteri del genio che ha cambiato per sempre la settima arte è semplicemente un’impresa impossibile per chiunque, e forse qualcosa che in fondo non vorremmo nemmeno noi. Hitchcock Confidential – L’altra metà del genio, però, ci fa capire come dietro a ogni grande artista ci sia sempre un uomo. E una grande donna.