Dopo “Guerra”, l’esordio discografico da mezzo milione di stream, l’inserimento nelle principali playlist editoriali di Spotify (Indie Italia, Viral 50 – Italia e Scuola Indie, di cui ottiene anche la copertina), lo sbarco sulle radio (Radio Zeta e Rai Radio 2 Indie) e un esame di maturità da dare, frambo torna a far parlare di sé con un brano che vale un viaggio a Parigi e un ripasso su come si faccia, oggi, a fare cantautorato senza sentirsi nicchia:
“Tour Eiffel” è il secondo singolo del giovanissimo artista toscano per La Clinica Dischi, in uscita su tutte le piattaforme digitali dal 26.3.2021.
“Ho lo stomaco agli Champs-Élysées e la testa tra nuvole troppo basse per non promettere pioggia. Ho nella testa una protesta rumorosa, come quando la Senna s’incazza e vomita sul boulevard tutta la rabbia che gli resta. Ho sulla faccia un trucco che non mi fa nemmeno più piangere, mentre in mezzo alle tue braccia mi sciolgo eccome, in questo inferno che mi sa salvare. La via in rosa dei tuoi fianchi indica l’unica risposta a questa comica solitudine che non mi fa smettere di ridere, mentre seduto all’ennesimo bar, da solo, quel mimo disperato che canta Edith Piaf non smette di assomigliarmi.”.
frambo è il futuro che avanza, facendo un sacco di casino.
“È sempre stato un mio difetto quello di stancarmi in fretta delle cose, delle persone. L’unica cosa con cui mi sono sempre trovato bene è la musica. Ho buttato via tanti pezzi, tanti testi, ma ognuno di essi corrisponde ad una morte di frambo e ad una sua rinascita.
frambo sono le mie vans distrutte, la mia chitarra senza due corde, le canzoni da gridare ad una stronza. frambo sono le sigarette fumate in camera alle tre di notte, le perenni insoddisfazioni, la voglia di spaccare tutto per il gusto di farlo.
frambo sono io”.