Da oggi è disponibile il videoclip di “Clizia” brano composto da Francesco Loccisano e tratto dall’album d’esordio da solista del chitarrista lucano Marcello De Carolis “The Eclectic Beating – Contemporary Music for Chitarra Battente” (pubblicato dall’etichetta Da Vinci Classics).
Nel videoclip, girato da Vito D’Andrea, si è scelto di valorizzare al massimo la chitarra battente e la composizione di Loccisano: “il regista ha valorizzato il tutto con un gioco di luci che tra il caldo e il freddo trasportano l’ascoltatore in un’esperienza sensoriale di chitarra battente.” Le composizioni di Francesco Loccisano spesso traggono ispirazione dalla mitologia e da rituali popolari: “in questo caso la bellezza e la solarità della composizione sono dettate da Clizia, che è una ninfa greca. La mitologia narra che Clizia era una giovane amante del Dio Sole. Quando il Dio si innamora di Leucotoe, la giovane Clizia, ripudiata, non può far altro che trascorrere le giornate rivolgendo lo sguardo verso il percorso del carro del Sole. Il Dio, impietosito dal comportamento di Clizia, la trasforma in girasole, il fiore sempre rivolto verso il Sole. Così Loccisano con il brano Clizia vuole rimanere con lo sguardo rivolto al sole ed alla bellezza costantemente”, racconta De Carolis.
L’album raccoglie il lavoro fatto in questi ultimi anni dal chitarrista lucano per la chitarra battente solista, un disco eterogeneo che vuole rappresentare le diverse sfaccettature della Chitarra Battente moderna: “con questo disco assistiamo alla nascita, non di un nuovo strumento, ma di una sua rigenerazione che salda un passato remoto e “orale” a un presente vivo e garantito dalla scrittura.”, scrive il Maestro Angelo Gilardino nelle note di copertina. Si passa dalla musica colta di Angelo Gilardino, il primo compositore colto che abbia mai composto per chitarra battente, con quattro movimenti del concerto di Matera (l’Andante molto calmo, l’Adagio l’Allegretto, il Vivo e capriccioso) e il brano Albero solitario, alle musiche di Francesco Loccisano (“Clizia” e “Argento”), l’innovatore della chitarra battente che ha creato uno stile del tutto personale che ha rivoluzionato il suono della chitarra battente solista, fino ad arrivare al jazz con una trascrizione di Marcello De Carolis di Spain di Chick Corea. L’album chiude con Gocce. Si tratta di una composizione di Marcello De Carolis che esprime una sua visione un po’ “distorta” della chitarra battente.
Le note di copertina sono a cura del Maestro Angelo Gilardino, qui un estratto: “Il programma di questo Cd riflette fedelmente il progetto avviato alcuni fa anni da Marcello De Carolis, giovane virtuoso di chitarra classica attratto della cultura popolare della sua regione di nascita, la Lucania, non ha dovuto percorrere lunghe distanze per scoprire il suono della chitarra battente ed entusiasmarsene. Strumento identificato con la musica delle feste di paese, sia nei canti sia nelle danze, la chitarra battente – non meno calabrese che lucana – affonda le sue radici in un’antichità in cui storia e mito si confondono, e anche quando i documenti sono in grado di offrirci notizie precise circa i liutai che se ne occupavano – quali i leggendari maestri della dinastia De Bonis di Bisignano, l’identità musicale di questo strumento resta circonfusa da un’aura mitica. Del tutto priva di repertorio colto, non superò soltanto uno strumento del popolo, e anzi certi esemplari sopravvissuti, risalenti al secolo scorso, ostentano lavorazioni pregevolissime: ma di musica scritta, non si conosce nulla…In conclusione, assistiamo in questo disco alla nascita, non di un nuovo strumento, ma di una sua rigenerazione che salda un passato remoto e “orale” a un presente vivo e garantito dalla scrittura. Chissà che cosa ha in serbo il futuro per la chitarra delle fiere e dei rudi baccanali campestri del meridione d’Italia…”