in radio da venerdì 25 marzo
Just One è il nuovo singolo dell’affermata band maremmana Quartiere Coffee in featuring con le star del reggae internazionale Mellow Mood. Un viaggio all’interno delle sonorità roots originali, il brano è prodotto da Princevibe. Dopo i primi due singoli dalla riunione arriva la prima collaborazione del collettivo toscano.
La band reggae italiana Mellow Mood si è formata a Pordenone (Nordest Italia) nel 2005 quando la maggior parte dei membri frequentava le scuole superiori insieme. Guidata dai gemelli Jacopo e Lorenzo Garzia, la band ha presto iniziato la collaborazione con il produttore Paolo Baldini, che sarebbe poi diventato il loro architetto del suono e dubmaster e ha debuttato ufficialmente nel 2009 con “Move!”. L’album esce senza etichetta, distributore e PR agent: vuole essere una prima “mossa” sulla scena reggae italiana, ma ottiene comunque riconoscimenti internazionali. Grazie ai loro sentiti live, i Rototom Sunsplash hanno nominato i Mellow Mood miglior band reggae italiana e nello stesso anno si sono classificati al terzo posto a livello europeo. I due singoli “Only You” e “Dance Inna Babylon” hanno ora più di cinquanta milioni di visualizzazioni su YouTube.I Mellow Mood sono tornati in studio con Baldini per registrare “Well Well Well” e nel 2012 sono stati firmati dalla più importante etichetta indipendente italiana, La Tempesta. Navigando tra new-roots, rocksteady e clubbing tribali, i Mellow Mood si sono rivelati tra i protagonisti di una nuova generazione di artisti reggae provenienti da tutto il pianeta. Seguì un importante tour europeo che portò la band a suonare in 12 paesi, esibendosi in importanti festival come Rototom Sunsplash e Sziget Festival.
Nel 2013 due singoli “Dig Dig Dig” ed “Extra Love” (quest’ultimo con la leggenda della dancehall Tanya Stephens) hanno rivelato che la band era pronta per andare avanti e già pubblicare nuova musica. Tornando a una formazione più essenziale (senza una sezione fiati d’ora in poi), Mellow Mood ha unito la riscoperta della musica roots con una conoscenza più approfondita delle più recenti sonorità giamaicane e ha pubblicato “Twinz” nel 2014. L’album si è arricchito da numerose collaborazioni europee (il portoghese Richie Campbell, lo spagnolo Sr. Wilson e gli italiani Forelock e KG Man). Nello stesso anno la potenza francese Dub Inc li ha scelti come atto di apertura per una serie di spettacoli durante il loro tour “Paradise (Diversité)”, incluso il famoso L’Olympia a Parigi e ha presentato la band al pubblico francese.Meno di 10 mesi dopo, “Twinz” ha rivelato il suo gemello: “2 The World” ha testimoniato l’evoluzione della band e comprendeva diversi artisti giamaicani come Tanya Stephens, Jah9, Hempress Sativa, The Gideon & Selah.
Alla fine del 2015 i Mellow Mood hanno anche celebrato la nascita della loro sottoetichetta La Tempesta Dub (per pubblicare i futuri lavori della band) con un mini-festival itinerante che ospita ospiti internazionali. Dopo aver assistito il loro produttore Paolo Baldini nella realizzazione di “DubFiles at Song Embassy, Papine, Kingston 6” – un documentario sui talenti musicali nascosti di un ghetto giamaicano, è proseguita la collaborazione con le star del reggae francese Dub Inc, con la partecipazione di Mellow Mood nell’ultimo album di Dub Inc “So What”.Dopo una breve pausa, la band ha annunciato che rilascerà nuovo materiale nel 2018. Intitolato “Large”, il nuovo disco uscirà ad aprile 2018. In un momento in cui la “tropical house” sta scalando le classifiche pop di tutto il mondo, Mellow Mood ha deciso di registrare un semplice album roots reggae incentrato su una scrittura sincera e sincera di canzoni e ritmi pesanti. La scrittura dei brani è avvenuta durante l’estate del 2017 ed è stata caratterizzata da un approccio più “live” in quanto per lo più arrangiata dalla band nella loro sala prove e registrata dal vivo nello studio di Baldini. L’uso di strumenti vintage risalenti agli anni ’80 definisce le sonorità dell’album, che è stato masterizzato a Dallas, in Texas, dal rinomato Chris Athens (Drake, Nas & Damian Marley, Erykah Badu, DJ Khaled, Alborosie). L’artista americano emergente Dewey Saunders (che in precedenza ha lavorato con Stones Throw Records, Chronixx, Rayban, Anderson .Paak) ha fornito l’artwork per l’album. Il tema principale del disco è una critica all’economia di mercato odierna, che ci spinge costantemente a produrre di più, consumare di più e vivere “alla grande” piuttosto che coltivare le relazioni umane, prenderci cura gli uni degli altri e apprezzare ciò che già abbiamo (titolo “Grande”).
Sebbene i Mellow Mood non cantino testi rigorosamente rastafariani, la loro musica è costantemente consapevole e positiva: “Call Back The Love”, “Tuff Rocky Road” e “Another Day” invitano gli ascoltatori ad aprire i loro cuori e ad abbracciare la vita con un positivo atteggiamento nonostante le inevitabili difficoltà. La guida di anziani, parenti e genitori è sempre benvenuta (“papà”) mentre non deve esserci spazio per la disinformazione, notizie false e politiche deliranti (“Sound Of A War, “It Can’t Work”). “String Up A Sound” si immerge nel regno dell’afro-beat e presenta un campione tratto dal repertorio della Sierra Leone Refugees All Stars per elogiare il potere della musica come guarigione universale. Che si tratti di un padrone di casa particolarmente scortese che disprezza la musica e la vita reggae (“Ms. Mary”), una dolorosa rottura (“Heart To No One”) o la tentazione di autocommiserarsi (“Eye Waata”), secondo Mellow Mood music e la consapevolezza spirituale rimane la “più grande arma” per superare i momenti difficili e continuare a camminare sulla retta via (“Place Called Home”).